storia dei tatuaggi dispari

Molta gente spesso si chiede e mi chiede quale sia la storia dei tattoo dispari,da cosa derivi e il perchè; altri invece affermano con sicurezza che una volta iniziati a farsi tatuare, poi i tatuaggi sul proprio corpo non dovranno mai essere pari, tutto questo perchè nella maggior parte dei casi dovrebbe portare 'sfiga' oppure per altre assurde dicerie che ho sentito dire.

La cosa che però mi ha sempre incuriosito, è che spesso le persone a questi luoghi comuni ci credono per davvero e molte volte si rinuncia al secondo tatuaggio(perchè bisognerebbe prima trovare un terzo da fare) , oppure, per gli stessi motivi se ne aggiunge un'altro magari a caso per portare il numero a dispari.

Ora la mia non vuole assolutamente essere una critica perchè ognuno è libero di fare e credere a ciò che vuole, il mio intento sarebbe quello di provare a spiegare logicamente come è nata la storia dei tatuaggi dispari, che in realtà è una storia molto semplice:

Si dice che molti marinai già a inizi XIXsecolo, al loro primo viaggio si tatuassero prima della partenza, in un certo senso sperando di essere protetti da quei tatuaggi e considerandoli quasi dei portafortuna,essendo poi lontano dalla famiglia e in balia del mare, poi una seconda volta arrivati a destinazione, e infine una terza ritornati a casa; quindi nei viaggi successivi il tatuaggio veniva fatto all' arrivo e al ritorno(di conseguenza ad ogni rientro il numero è dispari), e non averli più dispari equivaleva a non aver più fatto ritorno a casa dopo un viaggio, quindi logicamente doveva portar male.....

Ragazzi quindi se non siete marinai e non vi tatuate per i motivi appena descritti, ma semplicemente il numero dei vostri tatuaggi è pari, allora potete stare tranquilli che nessun maleficio si abbatterà su di voi :p

...cazzo! adesso che li conto ne ho 16!
..uhm,il mese scorso ho avuto la varicella,appena guarito mi hanno scassinato la macchina,mi so arrivate le multe dell'anno scorso,poi so rimasto a piedi sul raccordo...vabbè per sicurezza me ne vado a fà n'altro va.

Andale!